lunedì 8 settembre 2008


Sul vetro incrinato,

aveva il ragno tessuto una tela.

Sul vetro, il diamante dei tuoi occhi.

tracciò una riga.
In frantumi,

il vetroruppe il silenzio degli alberi.
Restarono solo i tuoi occhie la luna:

nel mio sguardo cucirono,

insieme,

il loro sguardo.


Nadèr Naderpùr

2 commenti:

intrigantipassioni ha detto...

Ho apprezzato molto il fatto che tu conosca questo poeta iraniano... Sai, c'e' un verso suo che mi piace molto... chissa' se conosci anche questo:

"In my eyes you are a black wind that suddenly
has stolen several thousand young leaves."

Essenziale e incredibilmente profondo....

Asal ha detto...

L' iran ha fatto parte e fa parte della mia vita...
Questo poeta in particolare mi era sconosciuto fino a qualche giorno fa al contrario di altri.
Il verso che mi hai scritto è bellissimo, ma non mi sorprende sai?! Loro la poesia la usano nel quotidiano.. e questo rende gli iraniani persone molto affascinanti. La nostra lingua purtroppo non è altrettanto espressiva