sabato 6 dicembre 2008

Appear


Come è vero che l' apparenza inganna (giuro che non vi proporrò altre stupide massime), ma a volte inganna anche l' indiscusso apparire... inganna così tanto che sembra improbabile a gli occhi che esplorano un territorio ancora "vergine".

Quando il fiume è in piena gli argini si rompono.. e io forse non ho mai sofferto la siccità.
Per fortuna o per sfortuna i mie argini sono sempre stati così labili che paradossalmente si come sono.
Non sono qualcosa da mettere sotto una campana di vetro, chi ha tentalo di farlo ha fallito miseramente... e credo che i vetri ancora siano li a tagliare per ricordarlo.

Non pretendo che il mio manifestarmi sia immediatamente percepito da tutti in modo assoluto.
Io con sicurezza che che manifesto me stessa in ogni mia azione in ogni mio inspirare e se lo faccio in un modo non immediato... che dire... guadami e interpretami.

Sto camminando da sola, come ho camminato da sola in quella giornata di giugno per raggiungere quello che volevo raggiungere.
So che non è così, ma a volte mi ferisce l' idea di essere banalizzata.

... E' vero la banalità renderebbe la vita decisamente più semplice
... la renderebbe apparentemente più dolce, ma i mie argini straripanti sono sempre li a ricordarmi chi sono.

2 commenti:

digito ergo sum ha detto...

a me ferisce l'idea che tu possa sentirti ferita nell'essere banalizzata.

che c'é gente che lo dicono da 8000 anni, che il mondo é soggettivo.

un abbraccio

Asal ha detto...

io direi di essere una tra le cose pù soggettive che conosca.

Un bbraccio te